You can also read us in....clic on the flag

mercoledì 2 gennaio 2013

Cavatelli al Ragù salernitano




Quando comincia a far freddo c'è voglia di piatti più ricchi che riportano alle domeniche dell'infanzia quando si mangiava il Ragù preparato da Nonna prima e da Mamma poi, un vero e proprio rito per un sugo ricco e gustoso che si accompagnava alla pasta, sia quella secca se si era di fretta, ma anche e soprattutto a quella fresca fatta in casa. Io amavo aiutare le nonne a fare la pasta, entrambe erano molto brave e mi lasciavano anche sbagliare pur di imparare, poi con santa pazienza magari prendevano il mio fusillo o il mio gnocco stortignaccolo e lo rimettevano a posto, fortuna che c'erano le mie nonnine ♥

Avrete capito che avevo nostalgia di questo piatto, e, quando mi è giunto tra le mani un pacco di farina per Pasta de L'Altro Gusto sono stata felicissima, infatti solo loro che, nella tradizione pugliese per la pasta, son maestri potevano aver elaborato un mix di farine senza glutine che mi desse un risultato paragonabile a quello dei miei ricordi. 

Così un sabato mattina ho comprato 2 belle braciole di manzo (le braciole per noi non sono quelle da arrostire, ma il taglio di carne che va per gli involtini, magari anche un po' venato di grasso, così restano più tenere) e le ho poi farcite con parmigiano grattugiato, un pezzettino di aglio, del prezzemolo e una macinatina di pepe; le ho poi arrotolate su se stesse e fermate con degli stuzzicadenti (le nonne lo facevano col cotone o con lo spago, ma io son pigra). In un tegame capace ho scaldato dell'olio d'oliva con uno spicchio d'aglio e ho aggiunto le due braciole facendole rosolare ben bene dappertutto, le ho quindi bagnate con un mezzo bicchiere di vino bianco e, una volta sfumato, ci ho aggiunto 800 grammi di pomodori pelati spezzettati. Ho lasciato cuocere, aggiungendo il sale, per circa un paio d'ore tenendo il coperchio un po' scostato in modo da addensare bene il ragù.
Intanto che il profumo del ragù cominciava a riempire la cucina, ho messo sulla spianatoia
  • 500 g di farina L'altro Gusto per Pasta
  • un bel pizzico di sale
  • pochissimo olio extravergine d'oliva
  • acqua appena tiepida (nella quantità giusta per avere un panetto sodo ed elastico come quello in foto)




Come vedete è bello sodo, sembra quello fatto con la normale farina, non si direbbe che è un impasto senza glutine


Ecco i primi Cavatelli.....




E qui i tocchetti di pasta che ho ottenuto tirando dei "grissini" di pasta e tagliandoli con la spatola, poi, con l'aiuto di un po' di farina li ho "cavati" strisciandoli sulla spianatoia con due dita


Via via che li cavavo li appoggiavo in un vassoio leggermente infarinato


E dopo un po' di riposo, eccoli qua in pentola
Ed eccoli nel piatto, che dire? la Farina de L'Altro Gusto mi ha ridato un sogno, poter fare di nuovo a mano quelle paste della nostra tradizione semplici e gustose, anche senza le uova, che ricordavo da bambina e che con la celiachia erano diventate una chimera irraggiungibile o quasi. Trovare una farina che da sola, senza mixare, senza aggiungere nulla, mi abbia dato un ottimo piatto di pasta e che sia oltretutto stata facile da manipolare ( e chi lavora le farine senza glutine sa di cosa sto parlando) è stato davvero bellissimo, GRAZIE di ♥ L'Altro Gusto

P.S. le due braciole le abbiamo mangiate per secondo. I cavatelli son piaciuti tantissimo anche ai bambini e il piatto che è avanzato per la sera se lo sono spartito da buoni compagni (facevano a gara a chi mangiava più veloce per non lasciarne al fratello.....oh l'amore fraterno eheh)

1 commento:

Grazie per il tuo commento