Da vari giorni mi capita di leggere in gruppi di cucina di torte da cuocere a strati e che mi hanno intrigato per il loro aspetto e per il fatto che siano in qualche modo farcite, ma velocemente, nel senso che non è necessario attendere che la torta si raffreddi per poi poterla tagliare ecc.
Così ho provato, prendendo spunto da quanto ho letto e modificando per avere il dolce senza glutine, ma anche gustoso, non troppo "pesante" e anche giustamente morbido e gustoso, senza però essere il classico sbriciolinamento di molti nostri dolci. Ne è venuta fuori questa tortina che vedo ottima anche come merenda o colazione e che si presta a molte varianti oltre che a essere fatta in monoporzioni. Non la ho decorata con lo zucchero al velo per farvi vedere l'effetto che si ha con la doppia cottura.
Io la ho fatta col Bimby, naturalmente, seguendo le indicazioni e il procedimento è possibile usare un normale sbattitore o planetaria, allungando solo i tempi di impasto:
ho preso un bel limone biologico, lo ho lavato accuratamente e gli ho asportato la parte gialla della buccia. Ho messo nel Bimby 150 g di zucchero e vi ho aggiunto la buccia del limone ( 15 secondi velocità turbo), vi ho poi aggiunto 3 uova e 120 g di latte (io ho usato zimil parzialmente scremato, potete usare quello che preferite, anche se di riso o soia, ovviamente quelli consentiti) e 80 g di olio di girasole (50 secondi velocità 6).
A questo punto ho aggiunto 190 g di farina per dolci (ho provato sia Mix C Schar che il Mix dolci di Nutrifree) e una bustina di lievito paneangeli (30 secondi velocità 6).
In una teglia di 26 cm di diametro (unta leggermente) ho versato la metà dell'impasto e la ho messa in forno già preriscaldato a 175° gradi (statico) a metà altezza per 15 minuti.
Nel frattempo ho riscaldato a bagnomaria (o in microonde) un barattolo da 320 g di Confettura Extra di Visciole della Zuegg (in prontuario) in modo da renderla più fluida; trascorso il tempo di cottura del primo strato di torta, la ho tirata fuori dal forno e delicatamente ci ho fatto cadere su la marmellata facendo attenzione a non farla arrivare sul bordo (dove si sarebbe potuta bruciare una volta in forno). Ho poi versato, partendo dai bordi e completando poi sulla marmellata il resto dell'impasto (se resta qualche piccolo buchetto si copre con la cottura) e ho reinserito la teglia in forno per altri 20 minuti.
Quando la si toglie dal forno, la torta è molle (perchè la marmellata è bollente), ma niente paura...lasciatela raffreddare nella sua teglia e poi potrete metterla tranquillamente sul vostro piatto da portata.
Noi la abbiamo mangiata di solito dopo una notte di riposo e ci è piaciuta molto.
Le possibili varianti:
marmellate di ogni gusto, (se usate però quella di marroni, nell'impasto meglio qualche goccia di rum invece del limone)
Creme alla nocciola (anche in questo caso meglio non usare il limone)
Crema pasticciera al limone, oppure bianca con pezzetti di amarene o gocce di cioccolato, crema pasticciera al cioccolato.
Ed ora qualche altra foto....ah dimenticavo...la abbiamo chiamata "furbetta" perchè a mio figlio che non la aveva vista fare , era sembrata una torta farcita e si era chiesto come avessi fatto a metterci il ripieno ;) e indubbiamente, considerato il poco tempo per farla e l'aspetto "laborioso" che ha può proprio definirsi furbetta, no? naturalmente la potete servire, oltre che con lo zucchero a velo, anche con qualche frutto, un ciuffo di panna, qualsiasi decorazione che richiami il gusto interno e...buona tortina a tutti